Francia: istruzioni per l’uso! 2a parte!

Il curriculum, la carte Vitale e il costo della vita

Eccoci con un nuovo capitolo che racchiude vari espedienti e spiegazioni che spero facciano chiarezza sulla vita in Francia, per chi si vuole trasferire o ci vive da poco e ogni tanto vuole solo sbattere la testa contro il muro!! 😉

Il curriculum:  Scordatevi il formato europeo e pagine e pagine di dettagli, in linea generale qui prediligono un curriculum semplice, non troppo dettagliato o dispersivo (sicuramente questo varia in base agli ambiti) e spesso chiedono referenze dai vostri vecchi titolari, quindi una lettera che attesta che siete un buon lavoratore, serio, motivato e bla bla bla.. (se avete fatto i pirla in ogni lavoro svolto..beh, si raccoglie quel che si semina, giusto?? :P)

La Carte Vitale: per alcuni resta ancora un mistero, quasi una leggenda.. molti dopo averla richiesta, attendono mesi per vederla, alcuni, come me, anche un anno.. ma come si fa ad avere la carte vitale??


Inizialmente bisogna chiedere un numero di sécurité sociale, la carte vitale sarà il passo successivo. Nella carte vitale ci vengono inserite le vostre informazioni e facilita i rimborsi di ordine medico: dalla farmacia, al medico di famiglia, allo specialista. Questo numero fa anche le veci di codice fiscale e vi sará chiesto anche in ambito amministrativo. Leggende narrano che bisogna trovare un ufficio CPAM (Caisse Primaire d’Assurance Maladie) , portare tutti i documenti richiesti e dopo 3 settimane (lo dicono loro, anche con convinzione!) dovresti ricevere questa benedetta carta a casa..ma SOLO SE, (e questo non te lo dicono loro, LO DEVI SCOPRIRE chiamando e andando ad appuntamenti fissati da loro), non richiedono altri documenti, se loro non si sono dimenticati di scannerizzare qualche dichiarazione, se non ti hanno perso qualcosa o varie ed eventuali. In linea generale, per la procedura richiedono carta d’identità, certificato di nascita in lingua francese da richiedere al comune di nascita, un justificatif de domicile (una bolletta francese a proprio nome ad esempio) un rib francese ed un contratto di lavoro ed una busta paga (questi ultimi 2 non sono più obbligatori, basta che hai prove che attestino che sei in Francia da piu di 3 mesi) . Per dare un po’ di brio a tutto ciò vi ricordo che in linea generale per avere un rib francese devi avere un domicilio ed un lavoro ma non ti danno un domicilio se non hai un lavoro ed un rib ed al lavoro non ti pagano se non hai un conto bancario francese. Non preoccupatevi, queste sono le regole ma ci sono degli escamotages per riuscire a rompere questo circolo vizioso! Lo spiegherò meglio più avanti! 😉

Costo della vita: come credo già sappiate, il costo della vita é più alto che in Italia. Cercherò di fare una panoramica veloce perché l’argomento é molto ampio!!

  • Per l’alloggio il costo al metro quadro dipende ovviamente dalla zone in cui andrete a vivere: Nelle piccole o medie città e nei paesi turistici con 500€, in media, riuscite a permettervi un monolocale o forse forse un bilocale mentre nelle grandi città come Parigi.. beh a quella cifra vi potrete permettere solo una stanza singola! Se sognate di andare ad abitare a Parigi e la vostro budget si aggira intorno ai 1000 euro al mese, troverete sicuramente un monolocale arredato o parzialmente arredato, niente di più!! Passiamo ora ad un tasto dolente!
  • Le tasse!!! 🙂 In Francia si pagano a partire da 15.000€ all’anno di reddito: la dichiarazione dei redditi si fa verso fine aprile-inizio maggio per l’anno precedente e ovviamente bisogna dichiarare tutte le fonti di reddito (salario, proprietà, etc.). Da quest’anno le tasse vengono direttamente trattenute in busta paga. La taxe d’habitation copre i servizi comunali e
    comprende anche la spazzatura e la tv, viene pagata annualmente da ogni persona che vive nella proprietà dal 1 gennaio. Questo significa che se vi trasferite il 2 gennaio non dovrete pagare questa tassa fino all’anno successivo. Solitamente si riceve un avviso di pagamento ad ottobre. Se siete proprietari di un immobile si aggiunge anche la taxe foncière, il cui importo varia da regione a regione. Non esiste invece una tassa per l’automobile come in Italia
  • La spesa é un altro piccolo tasto dolente: in prima battuta perché a volte non si trovano tutte le primizie e bontà tipiche del nostro bel paese (vista la vicinanza siamo di certo più fortunati che in America o in Asia: qui i prodotti italiani, quando si trovano, costano leggermente di più.. A New York ho visto la ricotta a 19 $..e ho detto tutto!!) e poi una spesa media in un supermercato (non parlo di discount) costa circa un 20/30% in più. La Frutta e verdura sono più cari, idem per la carne, ma da quello che ho notato, i detersivi e detergenti, soprattutto quelli per la lavatrice, sembra che contengano particelle d’oro al loro interno!! Certe marche costano 4 volte tanto! 😦
  • Il carburante é più economico anche se, a causa di Macron, negli ultimi 2 anni i prezzi della benzina e soprattutto del diesel sono decisamente aumentati.

La bella vita che avevamo in Italia, fatta di cene al ristorante, pizzate, aperitivi, sushi, inizia un po a ridimensionarsi .. tutto costa di più e le porzioni sono inferiori e la qualità spesso..BAH! Gli aperitivi sonosolitamente accompagnati da semplici cacahuettes (noccioline), la pizza con le erbe di provenza non la consiglierei neanche al mio peggior nemico, il vino rosé, per quanto buono, non si può paragonare con il nostro prosecco, al nostro amarone, il brunello, il tocai.. così si inizia ad invitare gli amici a casa, fare il pieno di viveri quando si torna in Italia e ci si improvvisa pizzaioli..

Concludo qui questo articolo, se avete domande, riflessioni o volete dire la vostra commentate pure qui sotto o in privato! Se siete interessati a leggere il primo articolo ecco il link:
https://cicredidavvero.wordpress.com/2019/02/14/francia-istruzioni-per-luso/

Io vi auguro un weekend SUPER!

Bisous!! XxX


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