Francia: istruzioni per l’uso! Prima parte!

Ciao e ben trovati!

Con questo articolo vorrei iniziare ad aprire un vaso di Pandora, ovvero cercare di rispondere in maniera generica alle domande che molti italiani che vogliono espatriare si chiedono: Posso lavorare senza conoscere la lingua? La situazione è migliore rispetto all’Italia? Come faccio con l’alloggio? Come sono gli stipendi? Qualcuno mi aiuta a… ?? Come faccio senza il bidet??? 😛 e molte altre ancora!

Le basi: per trasferirsi all’estero, ovunque si vada è necessario avere spirito di adattamento, pazienza, buona volontà, ancora pazienza, umiltà, voglia di migliorarsi, imparare ad arrangiarsi, tenacia e ancora un po’ di pazienza! 😉 

Essendo iscritta a varie pagine su facebook che riguardano gli italiani all’estero, ho viste molte domande riguardanti molti aspetti da espatriati, alcune davvero assurde! Iniziamo con il dire che il ” TUTTO E SUBITO” è impossibile: non siamo a casa nostra, la cucina non è la stessa della mamma, tutto all’inizio é più complicato e cercare di imporre le nostre usanze / la nostra lingua / il nostro metodo NON è carino, educato e non si fa una bella figura, anzi, diciamo che si passa anche un po’ da cafoni!
Un altro esempio di cafonaggine può essere non avere neanche cominciato a lavorare e già informarsi sullo chomage (disoccupazione): non è professionale e si fa la figura dello scansafatiche / scroccone italiano .. che sarebbe meglio evitare!!

Dopo il trasferimento all’estero, solitamente hanno inizio i primi paragoni: si scopre che non é tutto oro quello che sta al di fuori dal Belpaese e che forse l’Italia, con i suoi mille difetti, non è poi malaccio.. Si inizia a sputare nell’ assiette dove si mangia ” ma che palle ‘sta baguette, eh ma il bidet, ma fanno finta di non capirmi, la burocrazia fa schifo come in Italia, alcuni sono antipatici, sono strani, etc. etc..” un po è normale, i francesi non hanno proprio la fama di essere un popolo simpatico e accogliente.. ma se DAVVERO, dopo mille tentativi, non va bene niente, ed è un continuo lamento, meglio tornare a casa come Lessie! 😀  Non tutti sono portati per vivere all’estero, non dobbiamo dimostrare niente a nessuno e rientrare in patria non è per forza sinonimo di fallimento, a volte è solo una nuova esperienza di vita che, come altre, ha il suo termine.

Tra italiani all’estero ci si aiuta, ci si sostiene ma non lo si può PRETENDERE. Chi è all’estero da tempo, solitamente si è fatto da solo e quando qualcuno che vuole trasferirsi, inizia a chiedere “trovatemi un lavoro” o “trovatemi una casa” …beh beh beh.. a queste richieste è normale storcere il naso!! Come scritto sopra, bisogna anche imparare ad arrangiarsi, abbiamo internet che ci aiuta tantissimo nelle ricerche, in qualsiasi campo.. basta quindi chiedere a Google e si troveranno molte soluzioni! Se non le trovate, chiedere é lecito, rispondere é cortesia!! 😉

 La lingua: I francesi si sa, sono patriottici, sono molto fieri della loro lingua/gastronomia/usi e costumi e spesso si ha l’impressione che pensino che “come loro non ce n’è”..ma non abbattiamoci! E’ sempre bene trasferirsi conoscendo una base della lingua e, nella vita di tutti i giorni, provare a parlarlo, senza PRETENDERE che capiscano l’italiano. Il fatto di non riuscire a comunicare come si vorrebbe, non essere capiti, provare vergogna é normale ma dimostrare di provarci ed avere l’interesse nel migliorarsi é senza dubbio ben apprezzato.. bisogna imparare i suoni nasali, riconoscere quando parlano al singolare o al plurale, scoprire che tante parole simili all’italiano hanno completamente un altro significato, le liason, gli accenti, le abbreviazioni, provare a fare quella R che a me proprio non entra.. insomma, c’é da lavorarci! Poi dipende sempre dai personaggi che si incotrano: alcuni faranno finta di non capire, altri saranno molto cortesi e vi diranno che amano molto l’Italia e/o l’accento italiano.. Voi come reagireste e se qualche turista straniero in Italia vi chiedesse informazioni in una lingua a voi semi-sconosciuta? Per certi versi non sono poi molto diversi da noi, non credete? Se volete inizare a fare un po di esercizi ci sono differenti applicazioni che si possono scaricare: Duolingo, Memerise (gratuite) Babbel e Busuu(a pagamento)

L’alloggio: Per avere un alloggio generalmente chiedono garanzie ed un lavoro, quindi molti, all’inizio di questa avventura, cercano stanze e condividono la casa con altri inquilini o si affidano a siti come AirBnb o http://www.casamundo.fr che offrono alloggi per brevi periodi e non richiedono documenti particolari. (Non menziono il solito “black” che ovviamente, cercando si trova..!) Solitamente per affittare casa per lunghi periodi, le agenzie calcolano che il tuo stipendio deve valere 3 volte il costo dell’affitto mensile, questo per tutelarsi con gli insoluti: se guadagni 2500 euro al mese ( o in 2 si guadagna quella cifra) potrai permetterti una casa da 800 € circa, non di più.. I contratti di locazione sono solitamente di 1 anno o 3 anni, i prezzi al metro quadro dipendono dalla zona, in Costa Azzurra per quella cifra si trova generalmente un bilocale, a Grenoble hai un 3/4 pièces di medie/piccole dimensioni, a Parigi forse hai una stanza!!! Se volete farvi un’idea, ci sono applicazioni per il cellulare o siti internet come Se Loger o Bien’Ici che sono semplici ed intuitive da utilizzare.

I lavori più richiesti: In cosa siamo bravi noi italiani?? Ristorazione, c’è da chiederselo?? 😉 Quindi: cuochi, pizzaioli, baristi, camerieri sono ben accetti ma non solo, spesso e volentieri ricercano figure professionali specializzate: ingegneri, informatici, dottori, assistenti OSS, assistenti di direzione, traduttori sono i benvenuti e per non farsi mancare nulla, anche in agricoltura e allevamento c’è molto lavoro e molta richiesta.. dipende ovviamente dalla zona della Francia dove andrete a vivere. E’ sempre bene iniziare ad informarsi dall’Italia, guardare le offerte su internet, su Linkedin, Indeed, monster os u https://www.leboncoin.fr per farsi un’idea del mercato del lavoro. Per gli studenti che vogliono studiare in Francia e guadagnare qualcosina c’è la possibilità di fare la/il ragazza/o alla pari dove puoi alloggiare presso una famiglia, aiutarla nella vita di tutti i giorni ed essere pagato (non grandi cifre ovviamente, ma come inizio non è male!), o fare dei tirocini studenteschi, delle traduzioni o la classica baby sitter.
Potete dare un occhio ai siti http://www.aupairworld.com , www.letudiant.fr o al www.cidj.com ( centre d’information et de documentation jeunesse) per maggiori informazioni.

Spero che le informazioni possano esservi utile, nei prossimi articoli parleremo di curriculum, quanto si guadagna, del costo della vita etc, etc
Se avete suggerimenti, informazioni o delle richieste particolari potete scriverle qui sotto!

Alla prossima! 😉 Bisous!!XxX


2 risposte a "Francia: istruzioni per l’uso! Prima parte!"

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